Si è conclusa con successo la prima ripiantumazione di 500 abeti e larici avvenuta venerdì 22 maggio in Val di Fiemme: la startup Vaia, Etifor e la “Magnifica Comunità di Fiemme” si sono unite per far rinascere e ristabilire l’equilibrio ambientale nelle foreste delle Dolomiti, devastate dalla spaventosa tempesta Vaia del 2018. Adesso l’obiettivo della start-up, fondata dal trentino Federico Stefani, dal veneto Paolo Milan e dal siciliano Giuseppe Addamo è la messa a dimora di 7 mila alberi, tanti quanti sono i Vaia Cube venduti al momento.
Le fasi di questo primo step avvenuto la settimana scorsa prevedono la pulizia del bosco, l’impianto dei giovani alberi e/o assistenza alla ricrescita naturale delle piantine rispettando il piano di gestione forestale regionale; manutenzione del bosco e miglioramento delle infrastrutture del bosco danneggiate (sentieri, aree sosta, etc.), certificazione FSC (Forest Stewardship Council) della foresta e identificazione GPS delle aree di progetto. Con Etifor sarà garantito il rispetto degli standard FSC, la buona gestione della foresta e la quantificazione degli impatti positivi per la cattura e conservazione della CO2 e degli effetti positivi nella lotta contro il cambiamento climatico.
Ogni Vaia Cube, realizzato dal legno dell’Abete della Val di Fassa, è un pezzo unico e permette di propagare in maniera completamente naturale qualunque suono inserendo al suo interno il proprio smartphone. L’idea del team di Vaia è di applicare questo modello circolare ogni qualvolta ci sia un problema ambientale, uno spreco o un’emergenza dovuta al cambiamento climatico. L’obiettivo è quello di intervenire producendo oggetti di design che non vadano a compromettere ulteriormente l’ecosistema e che siano funzionali a riqualificare i territori che sono stati colpiti.